Sono da poco passate le otto del mattino e il compattatore, con il solo autista a bordo, passa a ritirare l’indifferenziato al quartiere Japigia di Bari. Il video allegato all’articolo è stato girato all’angolo tra via Daunia e via Schiavo. Riprende integralmente l’operazione di svuotamento del cassonetto.

Le pinze sollevano il bidone e riversano il contenuto nel mezzo, prima di risistemare il cassonetto al suo posto, ovvero in mezzo a una dozzina di sacchetti di rifiuti rimasti per strada. Dopo alcune ore quelle buste sono ancora lì, insieme a resti di cibo, plastica, carta e vetro che sarebbero dovuti essere buttati altrove, ma questo è un altro discorso.

Insieme ai sacchetti anche la puzza, che non possiamo documentare a dovere. Il cittadino, residente in uno dei palazzi nella zona del bidone, è rimasto senza parole. Sapere di una raccolta approssimativa, infatti, non è mai come vedere all’opera il compattatore Amiu coi propri occhi. Ma che razza di servizio è questo, se non c’è nessuno che raccoglie in pochi secondi l’immondizia rimasta fuori dai cassonetti?

Nemmeno le recenti ire del sindaco Decaro, per un certo periodo intenzionato a sanzionare l’azienda, hanno controbuito a modificare l’andazzo generalmente insoddisfacente. Bisogna sperare nella dedizione e nell’abnegazione del singolo addetto alla raccolta. Così, però, il corto circuito è inevitabile. I residenti di via Daunia e via Schiavo, a Japigia, aspettano che quei sacchetti vengano tolti. Siamo a Japigia quartiere diviso in due: da una parte la riduzione, dall’altro l’aumento della tariffa sui rifiuti. Gente infuriata e nessuno miglioramento in vista. In attesa che dai proclami si passi ai fatti, Bari continua ad essere una città lurida, non solo nella testa mai soddisfatta dei propri cittadini. È una città lurida anche a causa della superficialità e in alcuni casi inadeguatezza della raccolta dei rifiuti.