L’eco del nostro servizio di denuncia sulla facilità con cui è possibile acquistare ogni tipo di droga in piazza Umberto, a Bari, non si è ancora spenta. Dopo il servizio sono intervenuti prima i Carabinieri, poi la Polizia, che intervengono periodicamente per contrastare un fenomeno che non si riesce a debellare. Blitz, controlli e arresti. In tanti sanno dello spaccio alla luce del sole, purtroppo anche davanti al presidio misto Esercito-Polizia Locale. Resta il fatto che, seppure si tratti di un atto dovuto, il direttore di bari.ilquotidianoitaliano.com, accusato di aver acquistato 6.98 grammi di hashish, poi consegnati a Pubblici Ufficiali in quella stessa piazza, è indagato come previsto dalla legge.

Tutto ciò pur essendo chiaro il senso dell’inchiesta. Ad Antonio Loconte sono giuti decine di messaggi di solidarietà per qualcosa che sembra incredibile, ma che in realtà è la normale prassi. Pubblichiamo qui il messaggio del consigliere comunale barese, oltre che avvocato, Fabio Romito, che si offre di difendere gratuitamente il direttore.

LA NOTA DI FABIO ROMITO

Mi sento di esprimere sincera solidarietà al direttore di bari.ilquotidianoitaliano.it, Antonio Loconte, per la notizia che lo vede indagato a causa del servizio/denuncia sul degrado e lo spaccio in Piazza Umberto. È un atto dovuto, dicono, così come è altrettanto dovuto fare luce e chiarezza su quello che accade quotidianamente nella nostra Città e su cui bisognerebbe intervenire in maniera drastica e decisa senza troppi giri di parole.

Le inchieste come quelle di Antonio Loconte servono anche a questo, e il suo coraggio deve essere apprezzato specie da chi come noi si trova spesso in trincea a combattere contro degrado, arroganza e ignavia. In bocca al lupo direttore, se occorre ti difendo pro bono.