Quando è troppo è troppo. Dopo 50 anni di onorata carriera, con molti alti e qualche basso, l’ex Orchestra della Provincia di Bari, ora Orchestra Sinfonica Metropolitana, potrebbe essere vicina alla smobilitazione. A voler essere precisi, i trenta professori potrebbero essere messi in mobilità. Secondo alcune voci, che arrivano direttamente da persone molto vicine al sindaco di Bari e dell’Area Metropolitana, Antonio Decaro avrebbe già messo a punto la lettera da inviare al ministro Marianna Madia.

In parole povere, e sotto molti versi in maniera opportuna, Decaro starebbe per chiedere al ministro di riaprire i termini ormsi scaduti della mobilità per i professori d’orchestra. La misura deve essere evidentemente colma. L’Orchestra, infatti, per chi ancora non lo sapesse, è l’unica in Italia a dipendere da un ente pubblico. Gli orchestrali, dunque, sono a tutti gli effetti dipendenti dello Stato.

La situazione è paradossale. Nonostante il gran lavoro fatto da Decaro per evitare che un anno fa l’orchestra Barese facesse la fine di quella di Lecce, ci sarebbero diversi scontenti. Da qualche mese ormai, all’interno della compagine si sarebbe arrivati a una rottura insanabile. A detta di molti, manca solo che volino in aria gli strumenti. La situazione ha creato eccessive pressioni sul primo cittadino e su Francesco Meleleo, il dirigente a cui fa capo l’Orchestra.

A complicare la faccenda, poi, ci sono le solite leggi a metà del Governo italiano, come quella che avrebbe dovuto smantellare le Province, ma che in realtà ha tolto loro solo i soldi, lasciando quasi inalterate le funzioni. Follie italiane. La Regione Puglia, poi, solo un paio di mesi fa ha annunciato di voler delegare all’ente di via Spalato le faccende culturali, ma con i soldi dati per salvare il Petruzzelli le risorse sono ridotte al lumicino.

In un momento di crisi come questo, in cui è venuta anche meno la serenità all’interno dell’Orchestra, è chiaro che Decaro ha ben altro a cui pensare. Smobilitare i trenta professori consentirebbe inoltre un risparmio economico non da poco, seppure bisognerebbe fare a meno del prestigio che l’Orchestra porta con sè. Del resto, se sputi nel piatto in cui mangi, prima o poi qualcosa succede. La pazienza ha un limite e la tensione è alle stelle.

La notizia della probabile chiusura per crisi e sfinimento dell’Orchestra Sinfonica Metropolitana non è più solo appannaggio degli addetti ai lavori. La volontà dell’amministrazione di fare a meno dei servizi dell’Orchestra, ventilata ormai da qualche mese, adesso è un rischio concreto.

Secondo quanto apprendiamo, la lettera di Decaro dovrebbe partire in queste ore. Non resta che attendere alla finestra e capire se il primo cittadino darà seguito alla decisione o se sarà colto dal ripensamento dell’ultimo istante.