L’Asl intervenga senza ritardo per ripristinare il servizio. Lo chiede l’amministrazione comunale gravinese con riferimento alla chiusura della farmacia ospedaliera del Perinei. Una situazione originata dal pensionamento dell’unico addetto e causa dell’impossibilità, per l’utenza, di ritirare, tra l’altro, farmaci per patologie rare o prive di valida alternativa terapeutica.

Nella nota, indirizzata alla direzione generale dell’azienda sanitaria e per conoscenza al presidente della giunta regionale Michele Emiliano, l’assessore comunale alla salute Lucrezia Gramegna ed il sindaco Alesio Valente esprimono anzitutto «sconcerto per un fatto gravissimo quale la chiusura del reparto farmaceutico dell’ospedale della Murgia, avvenuta senza che l’Asl si premurasse di informarne i Comuni interessati».

Una situazione, aggiungono Gramegna e Valente, «che nega ai cittadini la possibilità di poter ritirare dispositivi medici e farmaci altrimenti non reperibili, con disagi ancor più gravi se si considera che parte dell’utenza è composta da persone che non sempre si trovano nella condizione fisica ed economica di poter raggiungere altre farmacie territoriali». Uno scenario di fronte al quale l’assessore alla salute ed il sindaco di Gravina sollecitano l’Asl, «per quanto di competenza, a voler risolvere celermente la problematica, anche attraverso canali alternativi, quali ad esempio l’affidamento della distribuzione dei farmaci mediante convenzione con farmacie private operanti a Gravina».

In coda, insieme «alla solidarietà all’utenza gravinese vistasi privata di un servizio indispensabile», l’offerta della «piena disponibilità dell’amministrazione comunale a ricercare la soluzione più celere per ripristinare lo sportello della farmacia territoriale».