Raccolta differenziata, questa sconosciuta. I dati del 2015 relativi a Bari mostrano un quadro ben diverso da quanto prevede la Legge in materia. In città, infatti, siamo al 32% scarso. Se è vero che si tratta comunque di un trend positivo, il valore resta comunque molto basso. Legge alla mano, il Comitato di Quartiere Carrassi ha dunque deciso di prendere carta e penna per scrivere una formale diffida indirizzata al sindaco antonio Decaro per il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla normativa e chiedere, nel contempo, il rimborso dell’ecotassa. Questo il comunicato diffuso dl Comitato.

Il Comitato di Quartiere Carrassi ha presentato Diffida nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Bari nella persona del Sindaco Antonio Decaro per il mancato raggiungimento delle percentuali di Legge della raccolta differenziata (RD). Infatti da uno sguardo concentrato sul comune di Bari e basato sui dati pubblicati nel 2016, riferiti all’anno 2015, il quadro appare deprimente e sconcertante con la differenziata al 31,96%, ben lungi dal raggiungere le quote percentuali previste dalla normativa del D.Lgs. 152/06 art. 205 che prevede una quota minima di R.D. del 65% entro il 31 dicembre 2012.

La Diffida chiede che sia posto in essere, nell’ambito delle rispettive competenze (ed entro novanta giorni dalla ricezione della diffida stessa), ogni intervento utile ad assicurare la RD dei rifiuti urbani in misura almeno pari alle percentuali minime previste dalla legislazione vigente. Qualora la richiesta non fosse rispettata, il Comitato di Quartiere Carrassi si riserva di dare corso alle azioni di tutela legale nelle sedi opportune, compresa una richiesta motivata di rimborso TARI da parte di singoli cittadini e di imprese.

Tale inadempienza ed inefficienza da parte della pubblica amministrazione nel non garantire il rispetto delle percentuali di raccolta differenziata previste dall’attuale legislazione, ha come conseguenza, inoltre, l’applicazione, da parte della Regione Puglia di una non trascurabile “addizionale” (l’ecotassa) pari a € 7,5/tonnellata, e che rischia di arrivare addirittura a più di 25 euro, per la quale il comitato Carrassi richiede la compensazione con la TARI 2016 per tutti i cittadini del quartiere e del comune di Bari, relativa agli ultimi 5 anni.

Un differente approccio alla gestione cittadina dei rifiuti comporterebbe da un lato una drastica riduzione dei rifiuti indifferenziati portati in discarica (e dunque una significativa riduzione dei costi comunali sostenuti per questo) e dall’altro un aumento delle entrate derivate dal conferimento dei materiali differenziati ai consorzi, ciò genererebbe un risparmio sia per le casse comunali che per i cittadini, e proprio tale politica, fatta solo di annunci e non di azioni concrete, dimostra che sia la precedente che l’attuale amministrazione non vogliono che si attui una seria raccolta differenziata malgrado ci siano stati e ci sono associazioni, comitati ed esperti che hanno messo a disposizione le loro competenze in maniera gratuita e disinteressata con il solo fine di fare il bene comune.

Dobbiamo ricordare al Sindaco e agli organi competenti che l’unica raccolta differenziata che ad oggi funziona, in Europa e anche in molti Comuni d’Italia, è quella effettuata porta a porta con tariffa puntuale (più ricicli e meno paghi), che altrove ha permesso di raggiungere le percentuali previste dalle vigenti leggi in materia ambientale.