“Senza civiltà non è divertimento”. Il botellon andato in scena ieri sera a parco Perotti ha fatto infuriare anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli. L’amministratore ce l’ha con gli incivili che hanno ridotto il parco in una specie di discarica ma soprattutto con chi ha organizzato l’evento. Evidentemente, senza richiedere alcuna autorizzazione.

“Ieri a Parco Perotti hanno organizzato e fatto una festa dal nome “Botellon” senza avvisare né l’amministrazione comunale né l’Amiu – scrive su Facebook l’assessore -. Lo schifo che è stato lasciato è ben visibile nelle foto. Eppure mi pare ci siano mille canali e modalità per comunicare con l’assessore e con l’azienda al fine di organizzare le pulizie e posizionare i bidoni. Questa mattina per ripulire tutto lo schifo abbandonato sono stati impiegati 8 operatori per 4 ore che sono stati tolti ad altri servizi della città”.

“Sono giovane anche io – continua Petruzzelli -. È bellissimo poter riappropriarsi degli spazi pubblici a fini aggregativi. Ma non così. Non in questo modo barbaro. Dove c’è inciviltà non c’è più divertimento. E chi non ha la capacità di rispettare l’ambiente e la città in cui vive non ha poi neanche più il diritto di lamentarsi”.

Qualcuno che si lamenta, in realtà, c’è. Anzi, molti decidono di farlo direttamente sulla pagina Facebook dove l’evento è stato preparato e sponsorizzato. Lì dove gli organizzatori ringraziano sentitamente i partecipanti, ma dove qualcuno partorisce al pari di Petruzzelli amare considerazioni. “Il botellon, come la nostra civiltà purtroppo, sono realtà che è difficile rendere accettabili fin quando non si avrà un senso civico di base ben formato. Aspettiamo e speriamo, ma non si arriverà mai ai livelli dei botellon “veri” se si continua su questa strada. Complimenti agli organizzatori ma la prossima volta cerchiamo di rendere il risultato finale più accettabile e non come si sta dimostrando nelle ultime ore con le foto della sporcizia”.

“Scommetto che le persone che hanno lasciato tonnellate di spazzatura sono le stesse che il giorno prima inneggiavano a suon di no trivelle, il mare va protetto, la gente che non è andata a votare condanna l’ambiente” scrive qualche altro. E in effetti dargli torto diventa impresa quasi impossibile. Più o meno come quella di riuscire ad organizzare un evento in città come istituzioni e buon senso comanderebbero.