Trentacinque minuti di ritardo e scattano le bestemmie dei pendolari. C’è chi ha perso l’appello all’Università, chi la coincidenza del treno per Roma o ancora è dovuto arrivare tardi al lavoro. Rientro dalle vacanze di Pasqua con bestemmia per decine e decine di pendolari delle Ferrovie Appulo Lucane, che sul grupopo Facebook F.A.L… LE MIGLIORARE! scrivono: “Un giorno la neve, un giorno la pioggia, un giorno il caldo, un giorno le pecore, un giorno i lavori in corso, un giorno i furti di rame, un giorno il guasto meccanico, un giorno il suicidio, un giorno… 365 giorni di scuse e siamo qui, senza notizie ad aspettare la grazia”.

La cosa che manda i passeggeri manda su tutte le furie  – oltre la costanza dei ritardi – è soprattutto la mancanza di chiarezza, il non essere adeguatamente informati. Se uno di loro non fosse andato a bussare alla porta del macchinista, non avrebbero neppure saputo il perché il treno sul quale viaggiavano, qualcuno di loro pagando 81,90 euro di abbonamento mensile per la tratta Gravina-Bari, era in ritardo “per un guasto tecnico”, con il solito scaricabarile: “Se decide di scendere dal treno, provveda lei a trovare un mezzo sostitutivo”.

Niente a che fare col ritrovemento di un cucciolo di cane sui binari che in un altro momento della mattinata ha rallentato di pochi istanti la corsa. Il convoglio, che sarebbe dovuto arrivare a Bari alle 8.48, è giunto con più di tenta minuti di ritardo. È rimasto a lungo fermo nel bel mezzo della campagna prima di arrivare alla stazione di Toritto, poi alla stazione di Toritto e, infine, alla stazione di Modugno.

Nessuna spiegazione convincente e la rassegnazione di dover annoverare l’ennesimo viaggio vergognoso nella casistica del pendolare tipo. Sì, perché a sentire l’azienda è tutto propedeutico al futuro. Lo è da tempo memorabile. Un giorno i figli dei pendolari di oggi potranno contare su un collegamento ultra rapito tra la Puglia e la Basilicata. “Con i nuovi treni – recita lo slogan sul sito aziendale delle Fal – più Potenza in Basilicata”.

Un’autentica beffa a leggere quanto riportato sempre sul sito internet aziendale alla voce “politica della qualità”. “Le F.A.L. s.r.l. – è scritto legge – si impegnano a perseguire una moderna gestione della qualità mediante una politica che pone al centro delle attività il cliente”.