Conto alla rovescia alla STP, la società di trasporto della ex Provincia di Bari. Anticipata a questa mattina l’assemblea dei soci (Area Metropolitana, Provincia BAT, Comune di Trani e Amet Spa), inizialmente prevista per il 7 aprile e già slittata prima delle vacanze pasquali. La domanda è semplice: dopo la presa di posizione del sindaco di Trani Amedeo Bottaro, le convinzioni del sindaco dell’Area Metropolitana Antonio Decaro e gli stracci volati tra presidente, amministratore delegato e direttore generale dell’azienda, ci sarà una reale inversione di rotta impressa dai soci?

Ciò che sembra mancare è una programmazione a lungo termine, con l’obiettivo di un miglioramento reale dei servizi all’utenza. Mentre tutti danno per certe le dimissioni dell’amministratore delegato Vito Mascolo, nulla trapela ancora sulla disputa tra i soci (Antonio Decaro per l’Area Metropolitana e Amedeo Bottaro per il Comune di Trani), sul futuro dell’azienda e la paventata fusione con l’AMTAB, la disastrata municipalizzata del trasporto pubblico locale barese.

Il prossimo management sarà scelto sulla base dello spessore dei curriculum o tenendo ben aperto il manuale Cencelli? Radio Londra fa trapelare come probabile nuovo amministratore delegato l’avvocato triggianese Vito Perrelli, che ha ricoperto il ruolo di assessore all’Attuazione del Programma, Trasparenza e Legalità alla Provincia di Bari nella gestione Schittulli, nonché consigliere comunale a Triggiano e oggi in quota al gruppo che fa capo alla consigliera metropolitana Anita Maurodinoia.

Dall’esame del suo curriculum, reperito sul sito internet del Comune di Triggiano, infatti, oltre all’esperienza forense e politica, non emergono trascorsi nella gestione di aziende di Trasporto pubblico locale o similari. Così come nulla è dato sapere se l’incarico del direttore generale Francesco Lucibello, diviso tra AMTAB ed STP, in scadenza il 31 marzo, sarà ulteriormente prorogato per dare seguito all’idea di fusione delle due aziende.

Così non fosse, anche il nuovo direttore generale è stato già individuato? Sarebbe interessante sapere cosa pensano i soci in merito a quanto dichiarato dal presidente Gargiuolo sugli affidamenti diretti, senza gara, anche a consulenti delle sue aziende; delle due fatture pagate ad un avvocato di Trani per oltre 60mila euro e per cui si dice non ci sia un incarico specifico del Consiglio di amministrazione o dell’amministratore delegato o per l’affitto di 1.800 euro mensili, pagati da giugno 2015 al proprietario di un deposito in cui ancora non viene parcheggiato alcun mezzo. Sarebbe interessante leggere il contratto sul sito dell’azienda, considerato la sua mancata pubblicazione.

L’azienda, il responsabile della trasparenza e anticorruzione e l’organismo di vigilanza per l’applicazione del decreto legislativo numeo 231/2001, esterno all’azienda, hanno attivato controlli per verificare la regolarità delle procedure adottate? Intanto, dovesse essere approvato il bilancio in attivo di un milione di euro, i vertici della STP sono pronti a intascare un cospicuo premio: 60mila euro all’amministratore delegato, 30mila euro al presidente e 15mila al direttore generale, ovviamente oltre quanto già percepito.

Dal canto nostro siamo convinti che il bilancio positivo non possa giustificare a prescindere certe prassi aziendali. Non dimentichiamo che si tratta in ogni caso di soldi pubblici. L’ultima domanda la vogliamo fare a Pasqua Giangrande, responsabile dell’Ufficio gare, contratti e controllo di gesitone. Rispetto alla sua attività di verifica ha notato qualcuna delle anomalie che abbiamo sollevato finora? Restiamo in attesa come al solito delle risposte del presidente STP Roberto Gargiuolo, dell’amministratore delegato Vito Mascolo e del direttore generale Francesco Lucibello.