“Chi lavora prende, chi non lavora perde”. È il motto di Michele Lepore, segretario provinciale della Cisas, uno dei sindacati presenti all’interno dell’Amtab, l’azienda del trasporto pubblico barese. Intransigenza con gli autisti che “marcano visita”, ma anche contro chi continua a scaricare addosso ai conducenti dei catorci arancioni le responsabilità della mancata efficienza aziendale. “Se non la smette di chiamare gli autisti fannulloni – dice perentoriamente Lepore ai nostri microfoni – querelo il sindaco”.

Da qualche tempo ad essere a pezzi in Amtab non sono escluivamente i mezzi, di cui documentiamo gli sfasci quotidiani, ma anche le relazioni tra sindacati. In tanti hanno abbandonato le sigle tradizionali per emigrare in Cambiamenti M410, il movimento messo in piedi dall’autista dell’Atac di Roma, Michela Quintavalle. Non solo. Le trattative ormai si giocano su tavoli separati e ogni volta volano stracci. La storica unità dei ferrontramvieri è andata a farsi benedire.

Secondo quanto denuncia Lepore, ci sono dei dati certi, che fa comodo ignorare, perché “sanciscono il fatto che l’azienda è la più virtuosa d’Italia in termini di assenteismo”. A fronte di una media nazionale del 6,3% e del disastroso passato barese, stabilizzato al 10%, oggi in Amtab la media è del 4,2%. L’ultimo San Silvestro, poi, non si è presentato per motivi più che giustificati un solo autista. C’è chi minaccia sciopero e chi invece giudica inopportune le richieste avanzate in tema di permessi sindacali. Al centro della questione ci sono anche i benefici previsti dalla legge 104 e il premio mancato sinistri.

Il 17 la Cisas tornerà dal Prefetto per formalizzare la proposta che secondo alcune indiscrezioni piacerebbe anche al sindaco Decaro. Il 9 febbraio, invece, si discuteranno le tesi di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che hanno indetto un altro sciopero per il giorno 13. Adesso, sempre secondo i dati alla mano di Lepore, anche gli autobus si fermano meno. “Merito dell’istituzione di una quinta squadra di meccanici specializzati, come ci era stato chiesto all’azienda”. Non manca una frecciata al direttore generale Fracesco Lucibello in merito ai suoi di benefici e agli ultimi due stipendi pagati in netto ritardo. Ciò che sembra realmente inarrestabile per il momento sono le sanzioni ai portoghesi (chi non è munito di biglietto o abbonamento). Il sindacalista ha inoltre annunciato – cosa che rileviamo da tempo – che un’ottantina di mezzi sarebbero da rottamare. “La Regione – spiega Lepore – ci ha assicurato un finanziamento di 15 milioni di euro provenienti dalla Comunità Europea per l’acquisto di altri 57 autobus. In questo modo potremmo realmente dire che Bari è una Città Metrpolitana”.