Il coperchio è stato tolto. Ci avevamo provato già provato il 6 settembre 2013. Evidentemente i tempi non erano ancora maturi. Francesco Ricci, che avevamo intervistato all’epoca, l’ex dipendente che non ha mai smesso di scrivere e denunciare, rinvigorito dai nostri ultimi articoli e dalla sfiducia dei soci all’attuale management in scadenza, ha ripreso carta e penna e ha inviato a una lunga lista di destinatari una lettera denuncia su quello che chiama “concorso farsa”, andato in scena il 15 febbraio 2011. La speranza – scrive Ricci – è sempre quella che a qualcuno venga la voglia di approfondire la questione, di metterci il naso. Tra i destinatari della missiva, infatti, ci sono anche gli amministratori della STP, la Corte dei Conti, la Procure della Repubblica di Trani e una serie di giornalisti.

Noi, che fin dalle prime battute ci eravamo interessati alla questione, salvo poi ricevere altro importante materiale sull’utilizzo smisurato degli interinali e su alcune consulenze affidate in maniera dubbia, non ci sottraiamo e pubblichiamo integralmente la denuncia del signor Francesco Ricci, con la speranza che lui e tutti i cittadini che sostengono con le proprie tasse l’azienda pubblica, possano avere risposte convicenti.

LA DENUNCIA – In data 15 febbraio 2011, la STP di Bari approvava la graduatoria di un concorso per operatore di esercizio (autista) bandito nel 2009 e con validità fino al 15 febbraio del 2013, assumendo nel frattempo 16 unità. Fatto sta che dopo quelle assunzioni si è preferito prendere decine di interinali per coprire il buco di organico, anziché far scorrere quella graduatoria.

Alla richiesta di spiegazioni sull’anomalo comportamento, anche da parte del dottor Leonardi, all’epoca assessore ai Trasporti della Provincia di Bari, l’azienda si giustificava con la seguente motivazione: “La circostanza che vede approssimarsi la scadenza del contratto di concessione al 31.12.2013, unitamente alle iniziative assunte dalla regione Puglia negli ultimi mesi, obbligavano alla procedura di indizione di nuove gare, nonché l’incertezza generale che regna nel settore dei servizi pubblici locali e del TPL in particolare, a seguito delle normative in materia di liberalizzazioni o addirittura di privatizzazioni introdotte dal governo Monti, già da sole inducevano ad una certa prudenza nell’assumere decisioni di assunzioni di personale”.

Una risposta data solo per zittire la Provincia di Bari, perché appare totalmente campata in aria dal momento che: in qualsiasi soluzione prospettata, alla scadenza del contratto o eventuale privatizzazione sia il parco rotabile e sia il personale sarebbero stati trasferiti a qualsiasi società o nuovo gestore e tutto ciò comunque non ha impedito concorsi per impiegati, guarda caso vinti da figli di dipendenti, promozioni secondo ricorsi facendo fede a graduatorie vecchie di 15 anni ed assunzioni a iosa di interinali ultimamente anche come V.T.V. (verificatori titoli di viaggio), nonostante un accordo aziendale del 2013 preveda per queste figure l’impiego di autisti anziani.

Se queste ragioni fossero fondate, si poteva prorogare la scadenza della graduatoria in base alla legge 30.01.2013 n. 125 art. 4, che recita espressamente che le graduatorie sono prorogate fino al 31. 12.2016, dopo che una precedente legge le aveva prorogate fino al 3.12.2013 e comunque perché le graduatorie di concorsi pubblici valgono 3 anni e non 2 ed anche perché il bando originale non prevedeva scadenza, ma è stato modificato durante l’epletamento del concorso. Siccome si sta parlando di soldi pubblici, la comunità avrebbe risparmiato un bel po’.

La scelta del lavoro somministrato è sbagliata in quanto si poteva offrire agli idonei del concorso la stessa opportunità o chiamarli part-time, cosa comunque contemplata dal bando stesso, ma si sa che dal bando si prendono solo certe cose e non altre, e ce ne sono, basta cercarle. Così facendo, si sarebbero superate le norme legislative e si sarebbe evitato un possibile contenzioso. Nel Consiglio di amministrazione del 13.08.2013, l’amministratore delegato informava il consiglio che la proroga del contratto COTRAP era ormai cosa fatta ed approvava un nuovo bando di selezione pubblica per operatori di esercizio. La prova preselettiva si tenne in data 07.07.2014, affidata alla società ETJCA. La correzione degli elaborati non avvenne in tempo reale, nonostante le proteste dei partecipanti. Si tenne, invece, nelle stanze aziendali in data 16.07.2014 (9 giorni dopo) e il tutto si svolse in privato. Nonostante l’azienda avesse detto che alla correzione avrebbe potuto assistere chiunque, non fu avvisato nessuno. Per correggere gli elaborati ci hanno messo solo 1 ora e 45 minuti e quindi, considerando il tempo impiegato, potevano farlo in tempo reale, rendendo tutta la procedura più trasparente. In data 11.08.2014, il Cda di STP, prese atto dei risultati e nominò la commissione esaminatrice nelle seguenti persone: ing. Nunzia Petrignani, presidente; dottor Giovanni Lacatena, componente; avvocato Giuseppe Ruggiero, componente; dottoressa Luana De Ceglie, segretaria.

Fu stabilito un compenso di euro 5.000,00 per il presidente e euro 3.000,00 per ciascun componente in barba all’art. 9 del regolamento assunzioni che cosi recita: “La commissione esaminatrice per l’espletamento delle selezioni viene nominata con provvedimento dell’AD, dopo il termine di scadenza delle domande di partecipazione ed avrà la seguente composizione: un dirigente aziendale ovvero un esperto esterno all’azienda; due componenti esperti di comprovata esperienza nelle materie previste dal bando, scelti tra i dipendenti dell’azienda o di altre aziende del settore, aventi profilo professionale non inferiore a quello del posto da coprire, o dipendenti di amministrazioni pubbliche, esperti, docenti universitari, anche in quescienza. Nella scelta degli esperti dovranno essere osservati criteri comparativi dell’esperienza acquisita di una professione nella medesima materia o materie analoghe a quella delle prove concorsuali: un dipendente in servizio presso l’azienda in un’area professionale non inferiore alla 3 con funzioni di segretario. Nel bando di selezione le prove di esame previste sono: prova pratica di guida; prova orale: colloquio di accertamento delle conoscenze del codice della strada, delle norme in materia di trasporto pubblico locale, delle tipologie e caratteristiche dei mezzi di trasporto di linea e della modalità di trasporto pubblico di persone, del contratto nazionale di categoria”.

Sembra alquanto strano, cosi fosse, che fra i commissari non vi fosse nessuna figura esperta, aziendale o di altra azienda del settore, in particolare per la prova pratica. A quanto pare nessuno dei commissari aveva titolo per assumere tale incarico e praticamente nessuno ha valutato la prova pratica dal momento che nessuno era esperto. Per questo mi spiego il motivo per cui al termine della prova pratica svoltasi in più sedute, non vennero resi pubblici i risultati riportati da ciascun candidato, mentre alla fine delle prove venne reso pubblico un elenco degli ammessi senza riportare i voti conseguiti e senza che gli esclusi fin dalla preselezione avessero potuto sapere il perché dell’esclusione.

Per tutto questo scritto – conclude l’ex dipendente – chiedo alle persone in indirizzo l’annullamento del suddetto concorso, in quanto viziato nella forma e nella sostanza e spero che questa volta qualcuno abbia voglia di metterci il naso, atteso che fino ad ora nessuno ha voluto dare riscontro alle tante mie denunce, o almeno non ne sono a conoscenza.

I DESTINATARI – amministratore STP Mascolo; presidente area metropolitana Antonio Decaro; Ufficio provinciale del lavoro Bari; dottor Giannella, Procura della Repubblica di Trani; Giovanni Giannini, assessore Trasporti Regione Puglia; gabinetto presidente Regione Puglia; gabinetto sindaco di Trani, Amedeo Bottaro; Antonella Laricchia, capogruppo Movimento 5 Stelle Regione Puglia; Roberto Gargiuolo. presidente STP;  Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari.

Bene, anzi, malissimo. La denuncia è dettagliatissima, esattamente come quando la raccogliemmo due anni e mezzo fa. Peccato davvero che da allora nessuno abbia preso la briga di ficcare il naso in questa “farsa”, sempre che i documenti acquisiti finora all’interno dell’azienda dalla Guardia di Finanza non fossero relativi proprio a questo assurdo concorso, che di pubblico e rispettoso delle regole, pare avere ben poco.