Di seguito, pubblichiamo una nota a firma di Gianni Romito, presidente dell’Associazione Pugliese Persone Para-tetraplegici, sulle rampe per disabili che il Comune di Bari sta installando in città.

Ho chiesto,  già dallo scorso luglio,  un incontro urgente con l’assessore Galasso e i suoi tecnici per discutere dello scempio dei lavori in corso di realizzazione in via Montegrappa e per quello già avvenuto  in via Carnia e via Fanelli in Bari.

In seguito all’assurda realizzazione di nuovi marciapiedi e costruzioni di scivoli per persone disabili nella zona Carrassi e San Pasquale e in particolare in via Montegrappa, via Carnia e via Fanelli, Le associazioni Apate ( associazione persone para-tetraplegiche), HBARI2003 e “Volare Più In Alto” contestano pubblicamente la realizzazione degli scivoli in dette vie perché oltre ad essere pericolosi per i disabili in carrozzina sono altrettanto pericolosi per i non vedenti in quanto si crea all’interno del marciapiede un gradino e pertanto diventano percorsi ad ostacoli.  Insieme al presidente dell’Uic, sig. Luigi Iurlo, abbiamo effettuato un sopralluogo nelle vie suddette e siamo stati additati dai cittadini come la causa dei problemi creati ai residenti della zona perché la colpa della realizzazione dei lavori è delle persone disabili.

Infatti, oltre a realizzare scivoli “strani”, perché in Europa si usano scivoli a ventaglio o dritti che si  uniformano al marciapiede e vedi ultimi scivoli costruiti a Bitritto, hanno ristretto la carreggiata e girando da via Giulio Petroni per via Montegrappa le auto, sovente, salgono sul marciapiede. Oppure, da via Montegrappa svoltando per via Baracca,  i nuovi marciapiedi, avendo spigoli vivi, causano frequenti scoppi di ruote delle auto.

Incomprensibile e contradditorio resta il fatto che il Comune di Bari,  sull’altro lato di via Giulio Petroni ha realizzato negli anni passati le rampe in modo differente e cioè a “ventaglio”, con scivolo diritto, rispetto alla genialità delle rampe oggetto della contestazione.

Si ribadisce ancora come mai nelle piazze “Massari” o “Madonnella” e in altri giardini e piazze del centro cittadino sono state realizzate a ventaglio o dritte, mentre ore si realizzano in modo opposto? Ricordiamo che dette piazze o giardini pubblici sono stati realizzani nell’anno 2015.

Sarebbe interessante  chiedere ai cittadini residenti in zona,  quante cadute hanno provocato queste rampe, in particolare agli anziani, e quante denunzie assicurative sono state inoltrate al comune di Bari per danni alle persone.

Altra rampa che contestiamo è stata realizzata in via Fanelli dove c’erano tutti i presupposti per la realizzazione di una rampa che si uniformasse al marciapiede, invece, il genio dell’ufficio strade del Comune di Bari, realizza una rampa che si pone all’interno del marciapiede e proprio all’uscita di un attività commerciale nota in via Fanelli e molto frequentata.

E’ bene, dunque, precisare, perché sono stati spesi soldi pubblici versati da cittadini baresi, che quelle rampe, contestate dalle nostre associazioni, non hanno la nostra condivisione e i cittadini devono comprendere che i responsabili dello scempio di opere pubbliche non sono le persone disabili, ma queste ultime ne subiscono le conseguenze.

Il nostro rapporto sociale con il territorio è cambiato per colpa di tecnici presuntuosi e arroganti che operano senza aver preventivamente preso visione dello stato dei luoghi,  senza analizzare le reali esigenze del territorio né rendersi conto delle reali conseguenze del loro operato.

Esempio lampante è il tratto pedonale di via Argiro fra via Piccinni e corso Vitt. Emanuele che non e transitabile né per una persona in carrozzina né da persone anziane.

LE BARRIERE……. SI ABBATTONO