Saranno utilizzate per una funzione diversa da quella principale del servizio 118 nell’ottica di un utilizzo efficace, efficiente, ed economico delle risorse pubbliche“. Sono le parole di Vito Montanaro, direttore generale dell’Asl di Bari, a chiusura del comunicato dulla nuova destinazione delle automediche acquistate dalla Asl qualche anno fa e lasciate abbandonate nel parchegio dell’ospedale Fallacara di Triggiano.

Dal 10 novembre le auto sono state destinate per attività sanitarie distrettuali, a Molfetta, Ruvo, Modugno, Triggiano, Mola di Bari, Conversano, Gioia del Colle, Putignano, Unità Operativa Fragilità e complessità, due a Bari città. L’idea è che nessun utilizzo sia più dispendioso di un utilizzo improprio. Comunque la si guardi il problema è a monte e la destinazione rimane uno spreco.

Prima del 10 novembre non è stato possibile utilizzare le automediche poiché la procedura di gara per l’affidamento delle postazioni del 118 alle associazioni di volontariato è stata bloccata da un’ordinanza del TAR Puglia n. 346/2015 che ha comportato l’annullamento della procedura disposta con deliberazione n. 1520 del 13.08.2015. Tale blocco non ha permesso di liberare il personale interno da adibire alla guida delle stesse auto mediche“, scrive Montanaro nella nota, quasi a voler giustificare il prolungato inutilizzo dei mezzi. Il punto è che le auto sono state consegnate a giugno del 2014, un anno e due mesi prima del bando bloccato dal TAR (deliberato appena tre mesi fa). Ben 14 mesi di stazionamento e inutilizzo dei mezzi dovuti non dalla Giustizia ma dalla burocrazia lenta, mala gestione e scarsa chiarezza.

Inadeguate al servizio di 118 perché allestite male, le automediche andranno a rafforzare le attività assistenziali domiciliari distrettuali, compito per cui sono persino troppo accessoriate. Le vetture, infatti, sono omologate e immatricolate come Autoveicoli ad uso Special, motivo per cui, inteoria, non potrebbero essere utilizzate all’A.D.I.m circvostanza denunciata già in passato tanto da Usppi quanto da Co.E.S.

Comunque, conclude Montanaro nella sua nota: “I mezzi dovranno essere restituiti dalle singole strutture all’avvio del Piano di Riordino della Rete Emergenza/Urgenza visto che solo in via temporanea le stesse automediche saranno utilizzate per una funzione diversa da quella principale del servizio 118 nell’ottica di un utilizzo efficace, efficiente, ed economico delle risorse pubbliche“, progetto di cui si parla dal 2009 ma che ancora aspetta l’attuazione. Speriamo quantomeno che la cosa non diventi definitiva.