Ambulanza dell'ospedale della Murgia in avaria

Pagate i debiti a chi vi ha fatto credito finora e cambiate meccanico se proprio equipaggi del 118 e pazienti non possono fare a meno di salire sugli scandalosi catorci con le sirene, considerati da rottamare persino dal coordinatore barese del servizio di emergenza urgenza, il dimissionario Antonio Dibello, ormai sei mesi fa. Le condizioni delle ambulanze della Asl di Bari in servizio all’ospedale della Murgia e nelle postazioni del 118 dell’area murgiana stanno diventando un problema ancora più serio di quanto già non lo fosse.

Il caso più emblematico, di cui ormai ride l’Italia intera, è quello di Altamura. In un mese e mezzo l’ambulanza è finita in quattro occasioni dallo stesso meccanico. Problemi alla scatola dello sterzo. La prima volta è rimasta ferma ai box 10 giorni. L’aggiusto, però, è stato peggiore del guasto. Il meccanico si è accorto in piena estate che il problema non era stato risolto adeguatamente. Per la verità se ne sono accorti gli autisti, fortunatamente senza conseguenze per nessuno. In dieci giorni com’è stato possibile non rendersi conto che l’avaria alla scatola dello sterzo non era stata sistemata?

Non c’è due senza tre. Un paio di giorni fa, passata la pausa estiva, l’ambulanza di Altamura è tornata la terza volta dal meccanico. Fino a quel momento ha circolato ugualmente. I pezzi di ricambio non erano ancora disponibili. Ieri, poi, l’ambulanza riparata non è più tornata in postazione. Resterà fuori fino a data da destinarsi. Costi su costi, anche in considerazione delle sostituzioni dei mezzi, effettuate dalle associazioni di volontariato. Altamura è una delle sette postazioni della Asl barese che dovrebbero essere gestite dai volontari. I ricorsi al Tar per i soliti presunti ciambotti, però, hanno costretto l’azienda sanitaria a bloccare tutto, pur essendoci una delibera del direttore generale Vito Montanaro, che sancisce l’affidamento ai vincitori della gara.

La situazione sta precipitando. Putignano, Santeramo, Altamura, Gravina. Non c’è postazione in cui l’ambulanza aziendale non si scassi periodicamente, innescando la catena di disagi che abbiamo più volte denunciato. Sarebbe opportuno a questo punto rivolgersi da altri meccanici per capire se c’è chi approfitta dell’inerzia della Asl. Ci sarà prima o poi qualcuno che ammetterà l’impossibilità di riparare quei pericolosi rottami. Sarebbe opportuno almeno quanto la necessità di sapere esattamente quanti soldi si spendono ogni anno e quanti ne sono stati spesi negli ultimi 36 mesi in inutli riparazioni.

Si sarebbe potuta comprare una nuova ambulanza? Abbiamo chiesto in tutte le salse questo dato, ma sembra non sia possibile saperlo. Non ci rassegnamo, neppure alla necessità di conoscere le ragioni che spingono la Asl e il coorinamento del 118 a non bloccare quelle ambulanze per il bene di tutti. Sono stati acquistati 16 mezi nuovi tra mille proclami. Il problema è sempre quello: la coperta, seppure di stoffa pregiata, è sempre troppo piccola. Ma non preoccupatevi, paga Pantalone.