La Buona Scuola è arrivata in Senato bruciando le tappe. Non piace agli studenti, non piace agli insegnanti, non piace ai genitori, eppure il Governo spinge perchè il DDL passi in fretta, ponendo la fiducia sul testo, senza l’ok della Commissione Istruzione di Palazzo Madama e senza relatori.

Intanto a fare e a decretare la buona scuola, quella vera, quella con le iniziali minuscole, sono da un lato i bravi docenti, quelli col sacro fuoco, che insegnano per formare menti e individui a prescindere dai bottoni che si spingono nei palazzi del potere, dall’altro i bravi studenti e i loro genitori, quelli che riconoscono nell’istruzione un valore di autentica libertà.

Di seguito, pubblichiamo integralmente la lettera che la mamma di una bambina, che quest’hanno ha concluso le scuole elementari, ha inviato alla maestra di sua figlia per ringraziarla del lavoro che ha svolto per i suoi alunni e per la comunità.

“A conclusione di questo ciclo scolastico posso affermare che averLa avuta come insegnante per mia figlia, […] anno scolastico 2014/2015, è stata una fortuna!

Cara Maestra, Lei ha risvegliato in […] l’entusiasmo e la volontà di impegnarsi nello studio della matematica che le erano stati soffocati nei due anni precedenti.

Malgrado l’eterogeneità della classe, nella quale sono presenti bambini con diverse abilitàdi apprendimento e diverse nazionalità, ha saputo dare a tutti la giusta attenzione e ha saputo interagire con noi genitori con rispetto e fiducia.

Sebbene non sia stato facile, per le contraddizioni che vigono all’interno della società e ancor più nella scuola, ho cercato di insegnare a mia figlia il rispetto delle istituzioni, delle professionalità, delle regole e delle persone, soprattutto di quelle che svolgono con vera passione e profonda correttezza il proprio lavoro: Lei, Maestra, è stata un simbolo di tutto questo.

Nonostante la nostra società così poco meritocratica io la ringrazio e mi auguro che, persone come Lei, abbiano la giusta ricompensa per il contributo dato alle generazioni future.

Grazie di Cuore!”

Questo è solo un piccolo esempio, ma dalla valenza molto forte, di cosa sia veramente la “Buona Scuola”. In tanti, tra studenti e genitori, provano sincera riconoscenza per il lavoro svolto dai docenti, anche se non tutti si esprimono in lettere di encomio.