Nulla di offensivo, nulla di denigrante, solo il parere di una persona che ha vissuto il problema dall’interno. Si chiude così la lettera che Mauro Micheluzzi, ex coordinatore sicurezza sul lavoro della CRI Lombardia, scrive sulla propria pagina Facebook. La premessa è dura, durissima. Riguardo allo scandalo della croce rossa di Luino, scrive Micheluzzi, e in risposta alle farneticanti dichiarazioni del commissario regionale CRI Gussoni, stamattina dalla stampa mi è stata negata la possibilità di rispondere con l’articolo che pubblico di seguito. Noi il suo contributo lo pubblichiamo volentieri. Certi che la vicenda della Croce Rossa di Luino farà ancora molto discutere.

“Evviva gli 8 principi della croce rossa!

No, non è un errore…sappiamo bene che i principi siano solo 7, ma forse secondo il presidente regionale CRI Lombardia avrebbero dovuto inserire anche l’ottavo…ovvero l’omertà.

Eh si, perche in conferenza stampa presso la CRI di Varese il sig. Gussoni per “far quadrato” attorno agli 11 indagati della CRI di Luino, ha giustificato gli stessi dicendo che questi reati non andrebbero puniti poiché commessi da tutti ed in tutti i comitati CRI della Lombardia, ed inoltre ha invitato i suoi soci a non denunciare alle autorità eventuali reati, ma di limitarsi a segnalarli a lui…

Forse è delirio di onnipotenza, forse solo una enorme forma di egocentrismo, sta di fatto che nella sua funzione di funzionario di ente pubblico ha sostanzialmente invitato i suoi soci a commettere pure reati insieme a lui…

Certo, in parte Gussoni ha ragione… infatti quello che è stato contestato agli 11 di Luino è male comune di tutti i comitati CRi , e talvolta accade di peggio…

Sono stato coordinatore RLS CRI della Lombardia dal 2008 al 2009 e in solo quel biennio ho effettuato segnalazioni a centinaia.

Seguendo la corretta via gerarchica, prima ai presidenti locali, poi provinciali, poi al comitato regionale Lombardia e al comitato centrale a Roma ho provato a denunciare tutto ciò che veniva commesso di illecito nei vari comitati lombardi.

Mai una risposta, mai un provvedimento.

Ho infine fatto esposti al ministero del lavoro, alle ASL di competenza, ai vigili del fuoco e ad Arpa.

Le segnalazioni in oggetto riguardavano nella fattispecie:

Mancato rispetto delle norme contrattuali dei dipendenti, assunzioni non idonee di personale, utilizzo del personale per mansioni non indicate sui contratti, luoghi di lavoro non idonei, mancato rispetto delle norme antincendio, mancata autorizzazione dell’ uso di autorimesse, trasporto di gas medicali in quantità, mancata compilazione di stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali, mancata compilazione di registro per lavaggio e sanificazione dei veicoli, utilizzo di divise non idonee, mancato lavaggio di divise insudiciate con liquidi biologici, scarico abusivo di rifiuti speciali in impianti fognari comunali, stoccaggio pericoloso di gas medicali, cattiva gestione e stoccaggio di alimenti destinati ai bisognosi. E altro ancora…

Ringrazio la GDF di Luino per il lavoro iniziato, e sono certo che a seguito delle deliranti parole di Gussoni l’inchiesta della magistratura si possa allargare a tutti i comitati CRI.

Resto a disposizione delle autorità competenti per ogni chiarimento.

Mauro Micheluzzi”