Paolo Danese, Pietro Lombardi, Ugo Stecchi: tre grandi nomi dello sport barese rivivranno nelle rotatorie, nei pressi dello stadio San Nicola, che a loro saranno intitolate venerdì 22 maggio alle 11.00, in una cerimonia promossa da Comune di Bari, Coni, Unvs e Ansmes Bari e Angiulli, che si terrà all’ingresso dello stadio San Nicola. Ecco le loro storie.

PAOLO DANESE (1922-2011)

Medaglia d’oro al Merito sportivo. Figura storica dell’atletica leggera pugliese, cittadino monopolitano di nascita ma barese di adozione. Cresciuto a Bari, diventa atleta e inizia presto la carriera dirigenziale sportiva come responsabile regionale del CSI. Alle Olimpiadi di Roma del 1960 è giudice dei Giochi. Per 15 anni ricopre il ruolo di presidente del comitato pugliese F.I.D.A.L.; è direttore del giornale pugliese di atletica leggera. Uomo infaticabile, inarrestabile sognatore, ha lottato contro la burocrazia e dialogato con la politica. Il suo motto è stato “più piste d’atletica, meno carceri!”.

UGO STECCHI (1912-2011)

Medaglia d’oro al Merito sportivo. Nel panorama cittadino è stato uno dei più validi dirigenti sportivi. Ugo Stecchi si innamora dello sport con il canottaggio, passa alla ginnastica per poi dedicarsi alla pallacanestro, nella quale raggiunge i massimi livelli agonistici come atleta di livello nazionale. Onestà, esempio e disciplina sono i valori che lo hanno sempre guidato; lo sport per Ugo Stecchi era un potente antidoto alle problematiche sociali. Pur dedicandosi pienamente allo sport, non trascurava l’attività professionale nella quale raggiungeva livelli di eccellenza, ricevendo l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Nel 2001 l’associazione nazionale Stelle al Merito Sportivo, da lui fondata nel 1986 insieme ad altri compagni di viaggio, assurge al riconoscimento di associazione benemerita del CONI.

PIETRO LOMBARDI (1922 – 2011)

Campione olimpico. Barese, nato nella Città vecchia, campione di lotta greco-romana alle Olimpiadi di Londra 1948. A 15 anni, sotto la guida del maestro Fernando Lapalorcia, si dedica alla lotta nella palestra della SG. Angiulli. Ottiene dieci titoli italiani di lotta greco-romana, vestendo la maglia azzurra per 18 volte. Vince a Londra nel 1948 il titolo per i pesi mosca. Partecipa, inoltre, alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952, ai mondiali di Stoccolma nel 1950 e di Karlsruhe nel 1955, ottenendo in queste ultime due medaglie di bronzo per i pesi gallo. Alla vita sportiva si affianca una vita familiare esemplare, un grande esempio di moralità per i giovani baresi dei quali si è sempre occupato come maestro di vita e di sport.