Ne avevamo parlato tre mesi fa, il caso “Majorana” esplose nel giorno in cui il ministro Giannini venne a Bari per presentare, proprio in quell’istituto, il progetto “Buona scuola”. La vicenda, in estrema sintesi, riguarda sette docenti i cui titoli non sarebbero in regola con i requisiti per poter insegnare. L’uso del condizionale è d’obbligo, anche se, dopo le verifiche fatte dagli ispettori inviati dal Ministero in seguito agli esposti avanzati dai professori Massimiliano Valente e Donato Sapone, è arrivata la relazione in cui si attesta che sì, in effetti la documentazione presentata per l’ottenimento della cattedra non rappresenta la realtà dei fatti.

La relazione, in sostanza, attesta quanto affermato da Valente e Sapone. Tra le sette posizioni al vaglio, in tre casi gli ispettori suggeriscono addirittura l’interruzione di qualsiasi rapporto con la pubblica amministrazione. Ad oggi, però come ci ha riferito Giuseppe D’Ambrosio del sindacato USB, all’Istituto Majorana non è cambiato niente.