Le fotografie scattate questa mattina a San Girolamo non lasciano spazio all’interpretazione. Un residente ha indossato un impermeabile giallo e si è precipitato per strada col suo gommone a remi. L’uomo – tra le risate degli inquilini affacciati ai balconi, la gioia dei passanti in difficoltà e gli automobilisti increduli – accompagnava da un lato all’altro della strada anziani e signore in difficoltà.

Gesto di generosità e provocazione insieme. Siamo in via San Girolamo. Non è la prima volta che una delle arterie principali del quartiere si trasforma in un canale. Ecco una delle questioni concrete che i candidati sindaci alle prossime elezioni comunali dovrebbero inserire nelle proprie agende, nei lunghi programmi infarciti spesso di belle idee che resteranno chiuse nel cassetto di fine mandato.

Intanto al signore col gommone il prossimo primo cittadino dovrebbe pensare di assegnare una poltrona da assessore: Servizi sociali? Viabilità? Navigazione? Non importa cosa si deciderà di fargli fare. Essendo uno dei pochi baresi che ha scelto di non candidarsi, si potrebbe sempre fare in modo di conferirgli un incarico tecnico. Con un impermeabile e un gommone ha tecnicamente risolto il problema dell’attraversamento sulle acque.

Chiusura seria. L’incrocio che si vede nelle immagini è nelle vicinanze dell’istituto scolastico Eleonora Duse. Pensate un po’ cosa sarebbe successo se fosse capitato al suono della campanella di un normale giorno di scuola. Chissà se il residente sarebbe stato in grado di procurarsi un natante di ben altre dimensioni. In quel caso, sì, che avremmo dovuto eleggerlo sindaco all’unanimità.

«La bandiera tricolore issata sul gommone – spiega l’improvvisato Caronte Peppino Milella, presidente dell’associazione IX Maggio – è stato un modo per sottolineare che anche noi residenti del quartiere San Girolamo siamo cittadini italiani». Il ruolo del traghettatore non è nuovo alla famiglia Milella. Vent’anni fa era toccato a suo padre, cinque anni fa a suo nipote. Oggi è toccato a lui. «Sai cosa significa? – ci dice Milella – Che in vent’anni non è cambiato niente. Sono passate le amministrazioni, ma non è mai successo niente. Continueremo a essere sentinelle per evidenziare tutto ciò che non va».