Da più di una settimana i lavoratori che si occupano della manutenzione dei macchinari al Centro meccanizzato postale di Bari – così come stanno facendo i dipendenti di tutti gli altri 21 centri in Italia – hanno incrociato le braccia. L’azienda che ha vinto l’appalto vuole assumere solo il 50% dei 270 lavoratori italiani (18 quelli baresi), abbandonando il contratto nazionale di lavoro al quale il rapporto ha fatto riferimento negli ultimi 30 anni. Tutto questo facendo un massiccio utilizzo di forza lavoro chiesta alle agenzie interinali.

Ieri i dipendenti del Centro meccanizzato postale barese hanno incontrato il sindaco della città, Michele Emiliano. Il primo cittadino si è impegnato a scrivere a tutti i colleghi dei 21 comuni italiani in cui hanno sede i Cmp, per invitarli a mettere in atto azioni locali, oltre quella nazionale che, tuttavia, non sta dando i risultati sperati. Emiliano stasera (1 novembre ndr) parlerà della vertenza a Virus, la trasmissione di approfondimento giornalistico in onda su Rai 2.

A spiegarci le ragioni della protesta e le prospettive per il momento assolutamente incerte è Mauro Sciascia, delegato aziendale della Fiom Cgil.