«La Chirurgia Plastica può e deve dare un messaggio di forza e positività, perché è in grado di ripristinare l’immagine di sé che la malattia ha compromesso». Parola di Michele Pascone, presidente della Società Italiana Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.

Il perché di questa affermazione è presto detto: mercoledì 25 settembre si apre il 62° Congresso Nazionale della SICPRE, con una serata evento che si svolgerà al Teatro Petruzzelli a partire dalle 18:30. La Bellezza Ritrovata, nome non casuale dato all’evento, vuole essere soprattutto un modo di affrontare malattia e guarigione, un percorso narrativo che ricalca i “capitoli” dell’esperienza reale: Il corpo che tradisce, La bellezza ferita, La rinascita. Con la regia di Rob H. Budde, maestro nel dosare informazione, emozione e intrattenimento, la serata si articola in una serie di interventi artistico/culturali multidisciplinari. Dalle intense testimonianze di Maria Antonietta e Katia, dal dolore e dalla forza di reazione interpretati da Carmela Vincenti, fino alla musica del maestro Paolo Lepore e al pas a deux coreografato da Ileana Pace, tutto esprime l’universo femminile.

Il Congresso Nazionale della SICPRE ritorna a Bari dopo 29 anni e come ogni anno costituisce il momento scientifico più alto e più completo, la ribalta delle ultime conquiste
della Specialità. In particolare, l’edizione 2013 vede una forte partecipazione di esperti internazionali e tanti momenti di formazione e aggiornamento. Tra i temi in programma, le nuove frontiere nell’utilizzo delle cellule staminali, il ruolo e le possibilità del laser e, ovviamente, lo stato dell’arte nella ricostruzione della mammella, tra tessuti autologhi e materiale eterologo.

«Alla dimensione scientifica – aggiunge il Prof. Pascone- abbiamo affiancato un momento di comunicazione rivolto a tutti, che raccoglie le testimonianze e racconta le emozioni delle pazienti. Non un semplice scambio di esperienze, ma un arricchimento personale basato su utili, anche se brevi, spunti informativi su prevenzione, diagnosi e tecniche di cura innovative. Perché il tumore al seno, ma anche le possibilità di ricostruzione, non sono solo un tema da addetti ai lavori».