Dopo la nostra inchiesta sui falsi corsi di primo soccorso dell’associazione Aver di Adelfia, quattro autisti soccorritori assunti dall’associazione e trovati in possesso realmente degli attestati non validi a livello regionale che abbiamo denunciato, sono stati sospesi dalla Asl di Bari. Quindi l’associazione Aver perde i contributi che vengono elargiti per il pagamento dei dipendenti.

Ora non resta che aspettare la decisione del direttore generale della Asl di Bari, Mimmo Colasanto, che dovrà decidere le sorti dell’associazione. Speriamo in una punizione esemplare per l’associazione, anche perché gli autisti soccorritori guidavano le ambulanze in possesso di un’attestazione irregolare dal 2008. Questo è il momento di fare scelte coraggiose, anche perché ci sono associazioni con tutte le credenziali a posto che potrebbero occuparsi della postazione di Adelfia. In questo modo non si lascerebbe scoperto il servizio nel caso venisse cacciata l’Aver.

Chiaramente ci chiediamo come sia stato possibile, dal 2008 a oggi a distanza di cinque anni, far emergere questa situazione, che è una dei tanti limiti del 118, solo a seguito della nostra inchiesta. Un disagio questo che, come ci ha confermato il dottor De Giosa, coordinatore del 118 per Bari e Bat: «Non riguarda soltanto l’Aver. Anche altre associazioni hanno lo stesso problema».

Continuiamo a chiederci come sia possibile e chiediamo che venga fatta subito chiarezza su tutti i corsi e tutti gli attestati di primo soccorso in possesso del personale volontario e assunto delle postazioni del 118 della Puglia, così come su tutte le altre storture.