Assieme a lui, risultano iscritte nel registro degli indagati altre 44 persone. Tedesco è indagato in relazione alla maxi-inchiesta sugli accreditamenti delle cliniche private.

Non accenna a placarsi l’attenzione sul Partito Democratico pugliese, un interesse, purtroppo, mai positivo. Questa volta, i riflettori sono puntati sulla sanità, tasto dolente della nostra regione. Protagonista è il senatore Alberto Tedesco che con altre 44 persone è indagato per gli accreditamenti alle cliniche private. Secondo la Procura di Bari, il reato commesso consisterebbe nell’aver concesso, da parte della giunta comunale, convenzioni a strutture sanitarie che non avevano i requisiti necessari. Inoltre, sempre secondo le indagini della Procura, la giunta sarebbe stata indotta in falso dalle strutture regionali e da alcuni assessori, tra cui Tedesco, che avrebbero avuto interessi personali affinché le suddette cliniche ricevessero soldi.

Tutto parte dalla clinica Kentron di Putignano, oggetto di una lunga inchiesta da parte del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza. Prima sottoposta a sequestro, poi al dissequestro, ottenendo tra l’altro un nuovo accreditamento, l’inchiesta non era mai stata chiusa definitivamente. I nuovi pm che si stanno occupando della vicenda, Francesco Bretone e Marcello Quercia, hanno messo in rilievo l’intreccio esistente tra politica e sanità. Per i pm, alcuni imprenditori privati si sono arricchiti alle spalle delle casse regionali. La conseguenza più grave è che il tutto, purtroppo, si ripercuote sulla salute dei cittadini.

Nonostante la Cassazione abbia stabilito, lo scorso 7 marzo, “l’esistenza di un contesto associativo, capeggiato da Tedesco, finalizzato all’acquisizione della gestione e del controllo delle concessioni”, tuttavia il Senato per due volte ha già respinto la richiesta di arresto per l’ex senatore, che risulta ora nuovamente indagato.

Elena Defilippis