Più che una riunione del coordinamento cittadino del Partito delle Libertà, l’assemblea andata in scena oggi, nella sede del Pdl è sembrata una di quelle riunioni di condominio di fantozziana memoria.

“Mi domando: ma io con chi lavoro?”- sono state le prime, stupite parole di Ferorelli, dopo lo sganassone assestatogli dal consigliere, e collega di partito, Finocchio, al termine della riunione, presieduta dal segretario e senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri.

E dire che era filato tutto liscio, con la lettura delle iniziative e delle attività di ogni quartier del capoluogo, Ma poi, si è arrivati alla circoscrizione Murat-San Nicola e qui, gli animi si sono rapidamente surriscaldati: con i consiglieri comunali che, già da qualche tempo, accusano Ferorelli di essere troppo “morbido” con l’amministrazione Emiliano, fino ad accusarlo addirittura di “collaborazionismo” con il sindaco ormai famoso per il cesto di cozze pelose e spigole.

L’accusa più ricorrente nei confronti del consigliere, comunque, riguarda la sua condotta nei confronti dello stesso partito: Ferorelli, a dire di molti dei “suoi”, non sarebbe abituato a concordare le iniziative prima di realizzarle.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso di un malcontento che covava da molto fra i suoi colleghi di partito, è stato il regolamento per la concessione dei permessi ai gestori di bar e locali della cosiddetta “movida barese”, che vogliono sistemare tavolini, gazebo e ombrelloni all’esterno.

La proposta di Ferorelli non è stata gradita dagli altri, che ne hanno avanzato una differente. Quest’ultima, però, non sembra risultare gradita ai ristoratori. E quindi giù con le accuse, a Ferorelli, di comportarsi come un lupo solitario, con il presidente della circoscrizione che rilanciava, a sua volta, accusandoli di non essersi “mai presentati” ai suoi inviti ad occuparsi della situazione.

In questo clima di tensione crescente, dunque, Pasquale Finocchio ha deciso di dare sfogo a ruggini che si trascinavano già dai tempi in cui si era decisa la chiusura al traffico di via Argiro.

Il consigliere ha dapprima espresso le sue ragioni in maniera piuttosto…veemente, diciamo così, tanto da guadagnarsi un laconico “Stai calmo”, da parte di Ferorelli. L’invito del presidente, però, ha ottenuto solo l’effetto contrario: Pasquale Finocchio ha definitivamente perso le staffe e ha colpito, con uno schiaffo in pieno viso, il suo collega di partito.

Dopo un iniziale stupore, però, Ferorelli ha accennato una reazione, bloccata sul nascere dai costernati consiglieri partecipanti alla riunione, i quali hanno cercato di calmarlo e gli hanno suggerito di tornarsene a casa.

“Erano tutti solidali con me – ha raccontato il presidente della circoscrizione, che ha poi ammesso – diciamo che è stata una follia momentanea- poi si prende la sua rivincita e butta lì un “menare le mani non sarà mai il mio modo di comunicare”.

Per il coordinatore cittadino del Pdl, Luigi d’Ambrosio Lettieri, si è trattato semplicemente di “una tempesta in un bicchier d’acqua. Nulla che non si possa ricomporre”. Sarà, ma fonti vicine a Ferorelli mormorano che il presidente della Circoscrizione sta meditando di rivolgersi alla magistratura.

Eva Signorile