I pm Renato Nitti e Francesca Pirrelli, a capo delle indagini sulle vicende della famiglia Degennaro, vogliono vederci chiaro sulla posizione di Emiliano. Un nuovo elemento fa capolino nell’inchiesta: il meccanismo alla base della costruzione del giardino in via Matarrese.

Secondo gli inquirenti, infatti, “il completamento dei lavori del giardino di via Matarrese è stato pubblicizzato dalla stampa locale come regalo alla città da parte della famiglia Degennaro, ma in realtà sia l’appalto iniziale che le opere di completamento sono state realizzate con soldi pubblici”.

Ciò fa pensare all’accusa che si sia trattato non di un regalo alla città, bensì di un “dono” all’immagine dei Degennaro, “i cui legami – come sottolineano i pm – anche politici ed elettorali con il sindaco sono risultati strettissimi”.

Nel frattempo, durante il primo Consiglio comunale dall’inizio della vicenda Dec, il primo cittadino ha difeso la totale trasparenza del suo operato. Dieci consiglieri dell’opposizione sono entrati in aula indossando maglie con la scritta “Emiliano dimettiti”, ma il sindaco di Bari non si è lasciato condizionare dal gesto del Centrodestra.

«Chiedo a voi tutti di non mollare – ha ribadito a gran voce Emiliano – Di non cedere alla tentazione del giudizio sommario. Ragioniamo senza emotività sui fatti e manteniamo la responsabilità del governo di questa città fino alla fine».

Maria Bruno