La società delle Ferrovie dello Stato ha modificato negli ultimi mesi le tratte che collegano i capoluoghi della regione con il Nord Italia, eliminando di fatto i tragitti diretti con il treno notte e obbligando i pendolari a fare scali obbligatori a Roma e Bologna. Sotto accusa anche i prezzi, in aumento rispetto al passato.

Per questo la Puglia sta operando contro la politica di tagli di Trenitalia, che provoca non pochi disagi agli spostamenti dei tantissimi “emigranti” dell’intero sud Italia. “E’ stata una giornata molto positiva – ha dichiarato Vendola – perchè abbiamo istruito e aperto dossier su tre diverse problematiche e presto presenteremo il progetto dell’alta capacità adriatica”.

I punti cruciali riguardano la presentazione di una vertenza contro Trenitalia in merito all’isolamento della Puglia rispetto al Nord, la necessità di inserire i porti di Bari, Brindisi e Taranto all’interno dei percorsi commerciali europei (con particolare attenzione ai balcani) e la questione degli incentivi statali al settore ferroviario.

Appuntamento quindi al meeting di marzo quando i vertici di Trenitalia incontreranno le cariche pubbliche pugliesi per avviare un tavolo tecnico e ripristinare i collegamenti diretti con Milano, Torino, Trieste e Venezia, senza hub obbligatori e soprattutto riattivare i Treni Notte. Secco il commento dell’assessore Minervini: “Molleremo solo quando la Puglia sarà rispettata.”

Daniele Leuzzi