Lo spirito che anima il provvedimento è quello di coinvolgere l’intera cittadinanza nella manutenzione e riqualificazione di tutte le aree verdi del Comune, attraverso quattro forme di affidamento: ordinaria, mediante sponsorizzazioni, per concessione in uso e per orti tematici.

Nella prima modalità, semplici cittadini o condomini potranno adottare un’area comunale ed averne cura, attraverso la manutenzione e il miglioramento. In cambio, l’orgoglio di essere citati su una targhetta che sarà posta nei pressi della stessa e la gioia di godere di uno spazio comune a misura d’uomo.

Le altre modalità, riservate ad aree più estese, potrebbero essere utilizzabili da associazioni e aziende, che in cambio di un impegno finanziario più importante, avrebbero un ritorno sotto forma di pubblicità e persino di utilizzo produttivo.

Il provvedimento elenca tutte le tipologie di aree pubbliche: dalle semplici e spesso abbandonate aiuole negli spartitraffico, fino ai grandi parchi. Tutte resteranno sempre fruibili al pubblico. L’affidamento sarà concesso per 6 anni e sarà costantemente monitorato da una commissione tecnica che potrà in qualsiasi momento revocare la concessione in caso di gestione irregolare  o inadempienza.

Oltre all’evidente valore economico, il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha sottolineato la ricaduta educativa di tale iniziativa.  Le targhette poste nella aree verdi e sugli arredi, indicanti i manutentori e gli sponsor, aiuteranno i cittadini a superare quell’anonimato dei beni comuni che spinge a considerare le opere pubbliche opere di nessuno. Sarà sufficiente questo a suscitare nei baresi il rispetto per il verde comunale?

Salvatore Schirone