Hanno passato tutta la notte per ottenere il braccialetto che permetterà loro di entrare per primi nel negozio, battere tutti sul tempo e scegliere i capi della nuova collezione low cost di Versace, in vendita da oggi. Un gruppo di ragazze è partito da Napoli: “Era l’una di notte quando abbiamo preso il pulmino, siamo arrivate alle 4, ma qui c’era già gente”, raccontava una ragazza in fila. Lei e le sue amiche sono riuscite a conquistare i braccialetti delle prime due fasce orarie.

Infatti, H&M per tenere sotto controllo la folla di clienti, in visibilio per la nuova collezione, ha stabilito delle regole per lo shopping: ha distribuito dei bracciali di carta di colori differenti e a ciascuna colorazione ha assegnato una specifica fascia oraria, a partire dalle 9, quando il negozio aprirà al flusso di acquirenti. Alle 6 la fila aveva già voltato l’angolo e aveva cominciato ad ammucchiarsi in via Piccinni, un’ora più tardi, l’isolato era stato completamente riempito.

Mentre il personale dello store distribuiva i braccialetti e i ragazzi ( per lo più il pubblico era formato da giovani tra i 16 e i 24 anni, accompagnati in molti dalle mamme) tentavano a tutti i costi di ottenere la fascia oraria migliore, il Bar Savoja offriva cioccolata calda e biscotti al burro. Tutti infreddoliti, si faceva a gara per raggiungere la cameriera che porgeva gentilmente la bevanda per ristorarsi.

In fila, composta in maggioranza da donne, le ragazze si scambiavano consigli su accessori, abiti, indumenti che avrebbero voluto acquistare. “Le taglie sono poche, non so se troverò il vestito che ho visto su internet”, diceva una ragazza. “Io sono troppo in carne per indossare quegli abiti, sono fatti per anoressiche, combatterò per gli accessori. Ci sono degli orecchini bellissimi”, ribatteva un’altra.

All’uscita del negozio, gli acquirenti erano soddisfatti: la collezione non li aveva delusi e, a differenza dell’anno scorso, i capi erano in maggiori quantità. Sguardi di amarezza c’erano solo sul volto delle ragazze che speravano di trovare proprio quell’abito o quel giubbotto di pelle della collezione, che non era stato recapitato al negozio H&M di Bari. Uscivano in massa, tutti sudati, dopo la ressa tra camerini e fila per entrare e poi pagare, ma soddisfatti di non aver fatto tanta strada per nulla.

“Ora, possiamo tornare a casa, hai visto che la sveglia alle 4 è servita? Abbiamo preso quello che volevamo”, afferma una signora di Grumo sulla quartina rivolta a sua figlia, dopo aver saccheggiato il reparto accessori e aver acquistato 3 abiti.

 

Margherita Micelli Ferrari