L’iniziativa, nata dall’idea dell’assessore alla Mobilità sostenibile e alle Infrastrutture varie e trasportistiche del Comune Antonio Decaro e del presidente della IX Circoscrizione Mario Ferorelli, vede, nella maggioranza dei casi, commercianti e residenti concordi: i primi accolgono con favore la chiusura sottolineando come la aspettino «da anni» e confidano che ora il cliente li vada a trovare «senza l’assillo di prendere una multa sicura che troverà uscendo dal negozio» perché «abbiamo fatto bene il nostro lavoro poi esce, trova la multa e tutto quello che abbiamo fatto viene vanificato…».

Per quanto riguarda la situazione degli abitanti di via Argiro, nei giorni scorsi erano state sollevate polemiche soprattutto da parte di esponenti dell’opposizione di centrodestra, in primis dal consigliere Ninni Cea. Quest’ultimo aveva infatti denunciato il problema parcheggi per gli abitanti di via Argiro che sarebbe sorto dalla pedonalizzazione della strada:

«Non si venga a dire che a tanto può sopperire il parcheggio di Piazza Cesare Battisti, perché esso è in gran parte già utilizzato dai residenti delle zone limitrofe e nella parte residua è destinato alla sosta provvisoria di tutti quei cittadini che l’utilizzano per fare shopping in centro».

Tuttavia anche i residenti sembrano aver accolto con favore l’imminente chiusura: a chi dichiara di essere «felicissimo» fa eco chi evidenzia come «ne guadagnerà solo via Argiro e Bari, anche perché in questa strada hanno sede tutte attività commerciali italiane a differenza di via Sparano dove stanno tutte imprese multinazionali…».

Non si torna indietro, anche se l’assessore Decaro ha annunciato che dopo cinque o sei mesi verranno tirate le somme e saranno eventualmente presi «piccoli adeguamenti». Perché tutto diventi effettivo, manca soltanto il passaggio in Commissione consiliare della delibera. Anche le strutture che da un lato impediranno alle macchine di entrare in via Argiro e dall’altro abbelliranno la strada sono già state ordinate dal Comune.

Via Argiro come via Sparano dunque. E via Melo? Se si decidesse per la chiusura anche di questa strada i diretti interessati, residenti e commercianti, sarebbero d’accordo? «Se si pedonalizzasse anche via Melo io sarei d’accordo perché a questo punto possiamo liberare il centro dalle auto», sottolinea il titolare di uno dei negozi della strada, anche perché così come sottolineato da un altro «non vedo la differenza a questo punto fra via Melo e via Argiro».

Dichiarazioni dunque all’insegna della voglia dei commercianti di far riscoprire lo shopping ai propri clienti senza la necessità da parte di quanti entrano nei negozi per fare acquisti di gettare costantemente un occhio fuori per vedere se intorno alla propria macchina si aggirano vigili urbani o ausiliari del traffico.

«Anziché spendere i soldi per le fontane – continua uno dei commercianti della strada Murattiana – potevano pensare all’anima del commercio perché Bari si fonda sul commercio».

 

Angelo Fischetti