Proprio oggi il Csm ascolterà l’ex pm Scelsi, adesso sostituto procuratore generale del capoluogo pugliese, nell’ambito dell’indagine disciplinare sollevata dall’esposto dello stesso Scelsi nei confronti del suo ex capo Laudati. Secondo Scelsi, il capo dei pm di avrebbe ritardato la conclusione dell’indagine su Tarantini, omettendo di far leggere, all’allora titolare d’indagine, l’informativa della Guardia di finanza, depositata nel giugno 2011, pochi giorni prima del trasferimento dello stesso Scelsi, estromettendolo da un’indagine che portava la sua firma.

Laudati verrà ascoltato a riguardo, a Palazzo dei Marescialli, il prossimo giovedì. Intanto ha già respinto ogni accusa. Il procuratore capo, per sua difesa, ha compilato una documentazione circa il suo operato alla Procura. Un fascicolo in cui sarebbero elencati e documentati presunti errori tecnici nella gestione dell’indagine, su cui lui stesso sarebbe tempestivamente intervenuto. Laudati ha avuto modo di chiarire che al momento del suo insediamento, in Procura erano già in corso diverse indagini su Tarantini e che queste sono culminate sotto la sua guida, proprio con l’arresto dell’imprenditore barese.

Intanto nuove rivelazioni spuntano fuori dagli interrogatori e le intercettazioni del “reuccio” della Sanità. Dalle registrazioni di alcune conversazioni tra il Cavaliere e l’imprenditore, si verrebbe a sapere di un ciondolo di diamanti regalato dal premier alla moglie di Tarantini, in occasione del Capodanno del 2009. Ma i regali non finiscono qui. Da una trascrizione della Guardia di finanza risulterebbero anche due biglietti per l’inaugurazione del teatro milanese La Scala, preparati dal capo del cerimoniale di Palazzo Chigi, presso il Palazzo di Città di Milano, solo tre ore dopo la richiesta di Tarantini al Premier. E l’imprenditore si disobbliga come può: un albero d’ulivo a villa Certosa, un cappotto e poi, le ragazze.

Pasquale Amoruso